Frammenti Lirici di Roberto Lasco
Posted on 09. Ott, 2017 by admin in Caffè letterario, Comunicati stampa, Libri
di Anna Maria Reggio
Il poeta Roberto Lasco è stato ospite sabato 30 settembre del “caffè letterario” del Circolo Meli, presso l’Hotel Serranò di Melito di Porto Salvo.
L’occasione è la presentazione della silloge “Frammenti Lirici”, che è valsa al poeta originario di Marcianise il primo premio, nella sezione Poesia, della XX Edizione del Concorso Internazione Artistico Letterario “Antonio De Curtis”.
Ad aprire la conversazione è la socia Anna Maria Reggio, con un cenno al linguaggio dei social media in contrapposizione a quello poetico, argomento cui si richiama lo stesso autore ed al quale reagisce affermando il primato della poesia. “Siamo i figli della velocità” soggiunge Anna Maria Reggio, evidenziando come questo abbia modificato il nostro stile di vita, la comunicazione interpersonale, impoverito il lessico e la creatività favorendo l’uso di un linguaggio sincopato ed influendo, in ultima analisi, sullo sviluppo della personalità di ciascuno di noi. In questa accelerazione continua della vita, le emozioni sono sostituite dagli emoticon ed allora viene da chiedersi se il bisogno della parola poetica sia, dunque, cambiato nel tempo o sia ancora possibile comunicare attraverso i profondi silenzi, le parole soppesate una ad una, la melodia della metrica per esprimere l’amore, la gioia, il dolore.
Impreziosita dalla mirabile lettura di Cinzia Messina, che ha dato voce ad alcune poesie della raccolta, la conversazione è proseguita con l’intervento della socia Patrizia Pansera che ha affrontato tale dilemma, attraverso il graduale dipanarsi delle tematiche ravvisate nelle poesie contenute in “Frammenti lirici”: il dissidio tra natura benevola e materialismo; il conseguente sostegno delle illusioni di leopardiana memoria, eppur qui reali strumenti di salvezza in un “modo alla deriva”; un latente mal di vivere generato dalla solitudine e causa di estraneità “dal vago e dall’effimero”, fanno avvertire l’imprescindibile esigenza di provare la felicità nell’amore per la donna amata, in un tramonto d’estate, in una preghiera a Dio.
Roberto Lasco non ha dubbi: “Il testo poetico sarà sempre l’espressione più alta e sublime dall’indiscusso valore etico ed estetico”!
Come messo in risalto dallo stesso poeta, a ispirare la sua arte è l’esigenza di essere e non di “vivere per vivere”, di poter riscoprire la libertà, l’immaginazione, la nostalgia dei valori antichi, che permettano di compiere una “rivoluzione culturale”, in cui soprattutto gli adolescenti inquieti possano riconquistare la capacità di sognare e viaggiare in spazi infiniti con la mente.
Ecco perché in un’epoca di “esibizionismo isterico” (Montale ), la capacità del poeta di cogliere i dettagli della realtà e trasformarli in poesia può costituire una valida alternativa alla sofferenza e alla noia.