La malaparentela
Posted on 10. Giu, 2015 by admin in Comunicati stampa, Eventi, Libri
Un tema insolito ha piacevolmente intrattenuto, sabato 31 maggio, il pubblico presente, nella gradevole cornice del giardino del Circolo Meli: per la prima volta, al concetto di malasanità , lo scrittore Natale Saccà ha contrapposto quello di “ malaparentela”, neologismo con cui l’autore , gastroenterologo presso l’Ospedale di Catanzaro, ha inteso racchiudere tutti i comportamenti spesso aggressivi, provocatori ed arroganti che i parenti degli ammalati manifestano nei confronti degli operatori sanitari.
Grazie all’introduzione del dott. Antonello Dattola, che ha accompagnato le letture di alcuni brani del libro “ La malaparentela – per dispetto vi amo tutti- “, a cura della socia Patrizia Pansera, è stato possibile riflettere sul rapporto tra servizio sanitario e pazienti, attraverso il quale si delinea da una parte la capacità sia professionale che di relazione di medici ed infermieri nei confronti di persone sofferenti e dei loro parenti; dall’altra, la necessità di questi ultimi, che si trovano a vivere , loro malgrado, situazioni complesse e difficili da affrontare, di rispettare il lavoro , non facile e di grande responsabilità degli operatori sanitari, in modo da favorire un ambiente sereno , che permetta loro di lavorare al meglio.
La trama del libro suddetto, che si snoda attraverso le vicende di vita vissuta dei protagonisti del romanzo, ha indotto lo scrittore Saccà ad elaborare un’ulteriore opera ,” Il cerchio – l’oca non gioca – “ che può considerarsi il completamento della prima : un giusto percorso circolare, come appunto il gioco dell’oca, a cui l’autore riconduce il senso della vita, dove il presente non può essere separato da ciò che è stato, poiché esso determina la direzione che l’esistenza di ognuno di noi prende , in seguito a scelte , riflessioni, esperienze e sofferenze.
Rispetto al primo romanzo, ambientato esclusivamente in ospedale, “Il cerchio” trae spunto dalla descrizione della città di Catanzaro per rispecchiare stati d’animo e ricordi dei personaggi, consentendo al lettore riflessioni intime ed introspettive .
Un pubblico attento e partecipe alla lettura dei brani di entrambe le opere presentate , ha reso ancor più interessante l’incontro con il dott.Natale Saccà, visibilmente soddisfatto della buona riuscita della serata e dell’accoglienza riservatagli dai soci del Circolo Meli.
E proprio dal frammento di un brano estrapolato da “Il cerchio” , si evince il significato che l’autore vuol trasmettere dello strano gioco che è l’esistenza umana: “ …Pensavo ad alta voce….Pensavo a com’è strana la vita…Pensavo di volermi illudere ma poi la realtà ti presenta subito il conto.”