Relazionalita’ ed affettivita’ – incontro con la dr.ssa Lasco
Posted on 03. Ott, 2016 by admin in Caffè letterario, Eventi
di Patrizia Pansera
L’attuale emergenza socio-culturale, avvertita con maggiore drammaticità nel nostro territorio anche a causa di esecrabili recenti episodi criminosi, richiama in ciascuno di noi l’esigenza di avviare delle azioni per favorire un vero cambiamento e ridare speranza e valore alla vita.
A riguardo, il Circolo Meli – pur continuando a realizzare la propria finalità aggregativa attraverso eventi culturali di vario genere – intende avviare degli incontri finalizzati a far emergere la priorità del messaggio educativo; aperti alla massima partecipazione, questi incontri intendono riaffermare che “è attraverso l’educazione che si costruisce la persona e, quindi, la società”.
Di fronte all’evidente difficoltà delle nuove generazioni di adulti di formare i propri figli, a volte annoiati e disinteressati, in balia delle mode e delle dittature dei social, e in casi estremi aggressivi e violenti, “educare“ significa introdurre i giovani nella realtà e accompagnarli verso una meta positiva che non si riveli piuttosto una trappola insopportabile. L’ educazione, nella sua accezione più ampia, è il primo obiettivo da raggiungere per cercare di aiutare genitori inadeguati e figli insicuri a vivere meglio.
Per rendere concreto tale proposito, sabato 8 ottobre alle ore 18,00 presso la sala conferenze dell’Hotel Serrano a Melito Porto Salvo, si terrà il primo di questi incontri avente ad oggetto, appunto, l’Educazione con la dr.ssa Silvana Lasco.
Già ospite del circolo in occasione del “Caffè letterario” con l’incontro dal titolo “Relazionalità ed affettività”, la dr.ssa Lasco, prendendo spunto da alcuni brani del “Piccolo Principe”, aveva coinvolto positivamente i presenti parlando dell’importanza di sviluppare un “IO” consapevole che renda la persona in grado di vivere i rapporti interpersonali e familiari all’insegna della libertà; difatti, proprio la libertà è lo strumento indispensabile per non far crescere i figli fragili e bloccati dinanzi alla vita, educandoli piuttosto a seguire sempre il “desiderio del loro cuore”, unico modo per poter essere felici.
Né lezioni né fiumi di parole saranno alla base della conversazione ma solo il frutto di esperienza vissuta che qualsiasi educatore, genitore o insegnante deve trasmettere a chi ascolta, soprattutto se giovane, in modo che solo attraverso la verifica di ciò che si comunica sia possibile imparare, crescere e cambiare: il problema infatti “non è chi ha ragione, ma come fare a vivere in questa situazione” (Baumon).